Gli appassionati di montagna e i
conoscitori del territorio marchigiano sanno bene che il Monte Nerone è
una meta molto apprezzata anche dagli sportivi. In questo articolo
parleremo di cicloturismo, disciplina sportiva praticata dagli amanti
della natura che desiderano esplorare le bellissime terre italiche, ma
spesso caratterizzata da uno spessore tecnico di assoluto rilievo. E’
questo il caso del Monte Nerone, tagliato da una serie di strade e
sentieri di vario livello, anche particolarmente impegnativi e in grado
di offrire una sfida interessante per atleti di buon livello. In questo
contesto nasce il Brevetto di Monte Nerone, un itinerario cicloturistico
composto da ben tre cicloscalate partenti da Apecchio (Pian di Molino),
da Pianello di Cagli e da Piobbico. Iniziamo con la descrizione delle
tre scalate, fornitaci gentilmente dal Responsabile
Giordando Castagnoli,
che ringraziamo per la collaborazione nella stesura di questo articolo,
e che risponderà molto cortesemente ad ogni vostra richiesta di
informazioni in merito al brevetto.
1) Apecchio (Pian di Molino) / Monte Nerone (Cancello RAI) 1.500 m.s.m.
Caratteristiche: Km 16 Quota partenza 420 m.s.m. Dislivello 1.080 m. Pendenza media 7% – max 10%
Descrizione: carreggiata larga, fondo
ottimo, primo tratto (fino a loc. Pian di Trebbio) abbastanza agevole,
secondo tratto più aspro (8,5 km. all’8,33%) ma con bellissima vista
sugli Appennini. Avvertenze per la sicurezza: attenzione ad auto e moto
(è la via più trafficata) e, nel tratto finale, al vento ed agli animali
al pascolo. Si raccomanda di utilizzare sempre per la discesa questo
versante, sia per raggiungere Piobbico che Pianello.
2) Piobbico / Monte Nerone (Cancello RAI) 1.500 m.s.m.
Caratteristiche: Km13,7 Quota partenza 320 s.l.m. Dislivello.1.180 m.Pendenza media 8,76 % – max 12 %
Descrizione: ascesa
costante tra l’8% ed il 10% con pochi tratti dove poter riprender fiato,
strada ampia e buona fino ad Acquanera poi fondo stretto e a volte
rovinato fino bivio Rifugio Corsini, assenza di fontanelle o punti di
ristoro. In gran parte si snoda nel bosco con tornanti secchi e lunghi
rettilinei. Traffico inesistente.
Avvertenze per la sicurezza: attenzione a buche, rami, sassi e pietrisco sulla carreggiata.
3) Pianello / Monte Nerone(Cancello RAI) 1.500 m.s.m.
Caratteristiche: Km 15 Quota partenza 400 m.s.m. Dislivello 1.100 m. Pendenza media 7,5% max 11%
Descrizione: strada
stretta, molto panoramica, esposta al sole ed al vento, con 20 tornanti
che, a partire dall’abitato di Cerreto, recano una numerazione
decrescente fino al passo della Montagnola a quota 1.400, da cui si gode
una bellissima visuale sulla Gola del Furlo. Il verde dei prati, i
tornanti sinuosi e…le mucche donano a questo versante il fascino di una
ascesa alpina. Avvertenze per la sicurezza: attenzione al vento ed agli
animali al pascolo che possono trovasi anche in branchi sulla strada.
I percorsi sono ovviamente percorribili
in assoluta libertà e autonomia, tenendo comunque sempre ben presente
che la difficoltà dei tre percorsi (percepibile dalle descrizioni
tecniche sopra riportate), impone ai partecipanti una adeguata
preparazione fisica. Per chi volesse poi affrontare questa avventura in
modo più serio e “ufficiale”, esiste addirittura la possibilità di ricevere un vero e proprio attestato, detto appunto “brevetto”. Il nome “Brevetto di Monte Nerone” si deve al fatto che, per tutti coloro che riusciranno a completare i tre percorsi nell’arco di una sola giornata ciclistica.
1) Come funziona? E’ molto semplice: innanzitutto tutti coloro che intendessero tentare l’ottenimento del brevetto, devono dichiarare di essere in possesso di certificato medico
che attesti l’idoneità allo svolgimento della pratica sportiva non
agonistica. Partendo da questo presupposto, successivamente dovranno
munirsi del “libretto di viaggio”, ovvero il supporto cartaceo sul quale
verranno apposti i timbri che attesteranno le varie percorrenze.
2) Dove si possono richiedere i libretti di viaggio? Ci sono dei costi da sostenere? Il libretto di viaggio costa 10 Euro, e può esere richiesto presso i seguenti esercizi convenzionati:
- Apecchio: Bar “Dante”, Cartoleria Mancioli
- Piobbico: Bar “Trota Blu”, Pupita Sport
- Pianello di Cagli: Bar “Papi’s”, Bar “Da Fausto”
- Città di Castello: Bikeland
3) Cosa sono, e a cosa servono i timbri? Dove li ottengo?
I timbri vengono applicati presso i punti di controllo posti alla
partenza/arrivo di ogni tratta, e servono per certificare il tempo di
percorrenza ai fini dell’attribuzione del brevetto. Ecco l’elenco dei
punti di controllo:
- Ristorante La Cupa del Nerone
- Rifugio Corsini (sciovia)
- Rifugio Don Orione
4) Come ottengo il Brevetto di Monte Nerone?
Dopo avere ottenuto l’ultimo timbro, sarà necessario inviare il
libretto di viaggio all’organizzatore (di cui pubblichiamo i dati di
riferimento qui di seguito), richiedendo l’invio dell’attestato al
proprio domicilio, oppure andandolo a ritirare in occasione della Festa
della Montagna dalla Comunità Montana del Catria e Nerone:
Giordano Castagnoli
via della Consuma, 5
I – 06012 Città di Castello (PG)
e-mail giordano.eekhoorn@libero.it
Ecco invece tutto il materiale utile per
conoscere al meglio il Brevetto di Monte Nerone, scaricabile
direttamente da Montenerone.it e riunito in un unico file .zip.
Troverete al suo interno la presentazione ufficiale dell’organizzatore, i
piani altimetrici delle scalate, l’elenco dei brevettati 2008/2009 e
altro ancora. Il file è molto leggero, solo 44 kb, è sufficiente
cliccare sul pulsante download per scaricare.
Il Brevetto di Monte Nerone è
certamente una bella occasione per mettersi alla prova divertendosi, ma
allo stesso tempo tentando di superare i propri limiti. Abbiamo deciso,
per gentile concessione dell’organizzatore e degli stessi partecipanti,
di pubblicare una serie di “diari di bordo” di alcuni protagonisti
desiderosi di condividere con gli altri la loro bella esperienza. Ciò
che traspare da queste bellissime descrizioni, è indubbiamente il
fascino di una sfida ad una meravigliosa montagna, affrontata alla
grande come solo i veri appassionati sanno fare.
Lasciandovi alla lettura di queste
testimonianze, invitiamo i lettori e gli appassionati di ciclismo a
partecipare a questa splendida iniziativa. In caso non siate
all’altezza, niente paura: il Monte Nerone vi aspetta e vi accoglierà
piacevolmente, purché sappiate amarlo in tutta la sua bellezza.
Report di Pierre Tijskens, titolare del primo brevetto in assoluto, rilasciato il 26 Aprile 2008
Il trittico del monte Nerone non è
da prendere sotto gamba per il dislivello totale, 3360m, per le pendenze
che non ti danno tregua, dall’8 al 14%, e per l’ambiente aspro. Il
meteo può essere decisivo per la riuscita o meno dell’impresa.
Sconsiglio di partire se minaccia di piovere e se c’è vento, dato che in
cima, sul versante più esposto, questo può essere un problema. Per fare
il trittico è meglio partire da vicino. L’ho affrontato partendo da
Umbertide, passando da Città di Castello e per bocca Serriola.
Questa distanza non ha facilitato la cosa. La prima ascensione l’ho iniziata con 50 km nelle gambe e 600 m di dislivello.
La salita da Apecchio è la più
facile, anche se la più lunga, perché divisa in due parti. La prima,
fino a Serravalle, è pedalabile con pendenze dal 6 al 7%. La seconda,
dal bivio in poi, si fa più impegnativa, rimanendo comunque fattibile.
L’asfalto è buono. Man mano che si sale si apre uno scenario stupendo
sulle colline umbre.
L’ascesa da Piobbico è più
impegnativa. Le pendenze vanno dal 10 al 14% e c’è poco spazio per
riprendere fiato. L’asfalto è brutto, con buche, sassi e rami che
impongono a volte giochi di equilibrio per evitarli e rimanere in sella.
Spesso la ruota posteriore perde aderenza e questo non aiuta. Si deve
essere molto, ma molto prudenti, per affrontare questo versante in
discesa.
Terzo ed ultimo versante da
Pianello. Il più bello, il più suggestivo dal punto di vista ambientale e
paesaggistico. Salendo si può anche vedere il mare adriatico. Il
versante più difficile secondo me.
Lungo 15 km con pendenze che raramente vanno sotto il 9% e che toccano
il 16% in alcuni brevi tratti. Ma sufficienti per mozzarti le gambe se è
l’ultimo versante della giornata. Poi, come se non bastasse, a
complicare le cose ci si può mettere anche il vento di tramontana
freddo, come mi è successo. Raffiche laterali o frontali che ti spostano
di qua e di là sulla stretta carreggiata e ti fermano nella tua
progressione in salita. Un vero calvario. Ecco perché consiglio di
scegliere la giornata giusta. D’estate, invece, questo versante potrebbe
essere un forno.
Per ultimo, consiglio vivamente una
sosta per pranzo, vicino al bivio del cancello RAI, al piccolo rifugio
gestito da Omar, molto simpatico. Lì si mangiano cose semplici e molto
buone. Spesso al ciclista bastano un piatto di pasta, del prosciutto
crudo con del pane e del buon vino rosso.
Report di Giordano Castagnoli, in riferimento al brevetto della bravissima Carmen Perna, rilasciato l’8 Maggio 2009
Nel 2008 solo uomini sono stati capaci di ottenere il Brevetto del Nerone, in verità qualcuna ci ha provato ma senza riuscirci.
La visita di Carmen Perna a Città di
Castello ha fatto balenare l’idea che quella sarebbe stata l’occasione
per farle conquistare il brevetto, come prima donna e per di più del
consiglio direttivo U.I.C.
Una serie di mail prima che
arrivasse, non era sicur a di questa impresa, quasi la schivava ma io
ero certo che ce l’avrebbe fatta.
Al suo arrivo ero rimasto perplesso per i rapporti che montava (38×28) mi sembrava al limite dello sforzo.
Con la mia presenza di guida
cicloturistica Carmen ha affrontato con tranquillità le tre scalate
partendo da Apecchio alle 8 giungendo di buon passo alle antenne del
Nerone prima delle 10 attendendomi un po’ scattando qualche foto al mio
arrivo. Discesa tranquilla per Serravalle, Massa e Pianello dove
abbiamo potuto salutare Tomaso e Claudio, due fratelli simpatici con cui
si prende un caffè insieme ogni volta che passo al paese. La successiva
salita della Montagnola è tosta ma il bel tempo ed il paesaggio
incomparabile la rendono molto accattivante. Tra poco passerà il Giro
d’Italia da questo versante, ad ogni tornante è stata posta una foto di
un campione che ha onorato il Giro (io avrei preferito vedere solo gli
scalatori, non Anquetil o Indurain che sì, hanno vinto Giri e Tour ma
non hanno entusiasmato il pubblico come invece avviene per uno
scalatore).
Carmen ha voluto fare una foto con
l’immagine di Coppi, posta sull’ultimo tornante della Montagnola.
Superato per la seconda volta il Nerone di Nuovo verso Serravalle dove
Iris, avvisata per tempo, ci ha fatto trovare pronte le sue tagliatelle e
dolci fatti in casa. Digestione facendo la discesa verso Pian di Molino
e Piobbico, ora tocca all’ultima e più difficile ascesa del Nerone,
catalogata come la 25° salita d’Italia. Da bravo sherpa carico tutto il
vestiario superfluo di Carmen nel mio zaino, lascio che lei salga al suo
passo, più agile del mio, importante arrivare in cima e completare il
tris del Nerone. Grazie al procedere nel bosco, non c’è né vento né
troppo sole, la salita è bella tosta ma preso il passo si procede
tranquilli con l’obiettivo di arrivare senza forzare in cima. Ci si
rifocilla alla Cupa del Nerone, Omar ha portato i suoi dolci dal forno
di Serravalle, si raccontano tanti aneddoti, del belga Maartens che è
pure innamorato del Nerone, ad altri che lo provano cercando record
personali. Ritorno in valle ma Carmen ha ancora delle forze, vuol fare
il valico di Acquapartita per rientrare ad Apecchio.
Che piacere festeggiare la sera con
il past President UIC Tullio e le nostre rispettive compagne la
conquista del brevetto da parte di Carmen, un brindisi meritato per
questa impresa che si aggiunge alle tante già raggiunte e che le hanno
fatto meritare il prestigioso titolo Camoscio Integrale N° 9 dell’UIC.